Relazione tra carie dei denti e ictus cerebrale
Autore:
Dott. Roland M. Marrek
SCOPERTO UN LEGAME TRA BATTERI ORALI, MICROEMORRAGIE CEREBRALI E ICTUS
Le microemorragie cerebrali (CMBs) hanno attratto l'attenzione di parecchi ricercatori essendo dei segni premonitori importanti. Si pensa che il batterio streptococcus mutans cnm-positivo, un tipo di batterio orale associato alla carie dei denti, sia implicato nel loro sviluppo.
Nel cercare di chiarire il collegamento, un team di ricercatori giapponesi ha dimostrato che lo streptococcus mutans cnm-positivo è un nuovo fattore di deterioramento cognitivo legato ai CMBS e quindi può essere collegato a disturbi quali ictus e demenza.
Per chiarire sia la portata clinica dei CMBS che i meccanismi alla base, i ricercatori della Kyoto Prefectural University of Medicine hanno esaminato 279 pazienti (età media 70 anni) per constatare la presenza o meno dello Streptococcus mutans cnm-positivo nella saliva. Sono stati inoltre presi in esame altri fattori quali la funzione cognitiva, lo stadio di salute dentale e la presenza di CMB. Nel valutare la situazione orale si è preso in considerazione il numero dei denti residui, la presenza o l'assenza di carie e la salute parodontale dei pazienti. Il 94% è risultato positivo alla presenza dello Streptococcus mutans cnm-positivo, mentre il 25% ha mostrato un'attività di legame con il collagene associata all'S. mutans. In 73 partecipanti (il 26%) la risonanza magnetica cerebrale ha rilevato microemorragie. Per quanto riguarda l'esame dei denti, sono state rilevate carie nel 31% dei partecipanti, mentre il 28%si è attestato al livello 3 o anche di più nella scala parodontale.
Le analisi hanno dimostrato che lo Streptococcus mutans cnm-positivo è stato rilevato più spesso in soggetti affetti da microemorragie cerebrali rispetto a quelli che non lo erano. Inoltre, la percentuale di pazienti colpiti da carie era significativamente più alta nel gruppo caratterizzato dall'attività legata al collagene. Secondo i ricercatori, i risulati suggerirebbero un meccanismo molecolare d'interazione tra le infezioni orali croniche e disturbi geriatrici, quali ictus e deterioramento cognitivo. Al fine di chiarire la causalità, sarebbe interessante - affermano i ricercatori - un'indagine focalizzata sull'igiene orale e il microbiota in soggetti affetti da microemorragie cerebrali. Poichè i dati a disposizione sottolineanol'influenza importante del microbiota orale sulla malattia neurologica, si auspica, nella ricerca, una miglior collaborazione tra i medici e gli odontoiatri.