Il dentista un ottimo amico della tua salute
Postura
A rigor di logica, di relazione in relazione, si può scendere ulteriormente fino all’ultimo segmento dello scheletro assiale e percorrere la strada anche in senso inverso, considerando gli adattamenti posturali di rachide, cranio e mandibola come reciproci.
L’ipotesi, oltre che affascinante, appare fondata dal punto di vista biomeccanico, avallata da suggestive esperienze cliniche e oggi anche supportata da un ricco apparato di indagini strumentali (Kinesiografia, elettromiografia, elettrostimolazione transcutanea delle terminazioni nervose), almeno per quanto riguarda i rapporti tra distretto stomatognatico e distretto cranio-cervicale.
Per correttezza bisogna dire che la questione è ancora aperta a livello di comunità scientifica.
A distanza di oltre quarant’anni, quella del rapporto occlusale e postura rimane una delle questioni più controverse dell’odontoiatria, in merito alla quale tra gli esperti di tutto il mondo si raccolgono adesioni convinte, posizioni di cauto interesse e dichiarazioni di ferma dissociazione.
Molte sono però le indicazioni sulla correttezza delle premesse di approccio, anche se ancora non ci è chiaro tutto.
Quando il paziente dopo un trattamento afferma di 'stare meglio' non lo si può che definire un risultato positivo.
I problemi posturali di probabile origine masticatoria vanno affrontati in maniera interdisciplinare.Ottimi risultati hanno dato in molti casi i trattamenti kinesiologici con approccio psicosomatico.
Malocclusione, le nuove tendenze
Masticare, stare in piedi e camminare, eventi in stretta correlazione funzionale.
Negli ultimi anni l’interesse per i rapporti tra occlusione dentale e postura si è dimostrato sempre più vivo, e ha coinvolto, oltre all’odontoiatra, altre figure professionali quali ortopedici, fisiatri , fisioterapisti, osteopati, chiropratici, kinesiologi e somatologi, reumatologi, medici dello sport, otoneurologi ed oftalmologi.Masticare, stare in piedi, camminare: una serie di eventi concatenati con relative connessioni articolari, attività muscolari e nervose integrate.
In altre parole si ventila che molti dolori e disagi tipo 'mal di testa' o 'cervicale' o posturali in genere possano avere una correlazione con la masticazione della bocca.
A questo punto, verrebbe spontaneo guardare all’apparato muscolo è scheletrico, dal cranio alle estremità , come a un’unica catena cinetica, passibile di mettere in atto continui aggiustamenti posturali sia in senso discendente sia in senso ascendente. E di considerare eventuali dislocazioni e disfunzioni in un qualsiasi punto della catena come collegate, nel ruolo di cause o di effetti o possibilmente di entrambi, a modificazioni che intervengono in altri segmenti della catena.
Attraverso il sistema delle afferenze sensoriali (visive, propriocettive, nocicettive) e delle relative risposte tonico-motorie, tra occlusione dentale, articolazione temporo-mandibolare e sistema muscolo-scheletrico del distretto cranio-cervicale sembra potersi creare un’intima connessione funzionale.
Mal di schiena?
Ormai è un fatto accertato, anche se ancora poco conosciuto: mal di testa, dolori alla schiena e altri disturbi articolari possono avere origine dalla posizione non corretta dei denti.
Infatti, in caso di malocclusione dentale, cioè quando alcuni denti si toccano tra loro prima degli altri, i muscoli della masticazione cercano di rimediare al problema spostando la mandibola, per trovare un contatto dei denti migliore.
Nell’attuazione di questo movimento ”innaturale” però può succedere che qualche muscolo del collo e della colonna vertebrale rimanga sempre in tensione, per continuare a correggere la chiusura della mandibola. Poiché i muscoli del nostro corpo sono interdipendenti uno dall’altro, questa perenne tensione può tradursi in uno squilibrio generale: se alcuni muscoli sono soggetti ad un superlavoro altri ”accorrono in loro aiuto” e di conseguenza altri possono essere soggetti ad una improvvisa e inusuale rilassatezza.
In questo modo si crea un rapporto sbilanciato tra i muscoli, che genera ulteriori tensioni muscolari e quindi dolori al collo, alla schiena, alla testa, all’articolazione della mandibola e addirittura alle ginocchia e alle caviglie.
Oltre alle anomalie di sviluppo della dentizione e delle ossa mascellari, i casi di malocclusione si verificano in genere a seguito di traumi, come ad esempio un incidente, o conseguentemente alla realizzazione di otturazioni, corone o ponti dentali che spesso, se non correttamente eseguiti, fanno sì che alcuni denti si incontrino prima degli altri o in modo non congruo.
Per ristabilire l’equilibrio è quindi importante manifestare subito al proprio dentista eventuali dolori muscolari, disturbi della postura o mal di testa ricorrenti, così da verificare se siano effettivamente legati ad una scorretta chiusura della bocca.